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In libreria il teatro di Charles Dickens

Il teatro di Charles Dickens

Titolo: TEATRO
Autore: Charles Dickens – Introduzione di Loredana Salis, Postfazione di Sante Maurizi

Editore Angelica – Collana: I Rinati 1

Genere: teatro
Traduzioni: Anna Maria Canneddu, Maria Grazia Penco Sechi; Lucia Angelica Salaris Loredana Salis, Raffaella Sanna Passino, Lia Turtas, Elena Bacoli, Maria Paola Canneddu, Chiara Carboni, Eleonora Cocciu, Marianna Lunesu, Mauro Scala, Sara Scaletta, Federica Sini, Elisabetta Uras, studenti IV E 2011/2012 Liceo Scientifico Spano di Sassari, Anna Argenzano, Nadia Imperio, Simone Saiu – Supervisione di Giuseppe Serpillo
Isbn: 978-88-7896-025-1
Formato: 15X21 Pagine: 352
Prezzo: € 20,00

Del volume si parla sul Teatro di Radio3, qui il podcast

Ne scrive Giorgio Todde su La Nuova Sardegna del 23.12.2013 qui in pdf

Sembra incredibile che uno scrittore famoso e sempre molto letto e amato come Charles Dickens possa ancora, a duecento anni dalla sua nascita, riservarci la sorpresa di un piccolo tesoro nascosto: sette opere teatrali rimaste sconosciute qui in Italia e in parte dimenticate persino in patria. La propensione di Dickens per il teatro è ben nota, così come lo sono i suoi stessi riadattamenti per la scena di sue opere famose come A Christmas Carol e Oliver Twist; i sette plays qui proposti aggiungono un tassello fondamentale nella ricostruzione del personaggio dello scrittore, rivelandoci le sue letture shakespeariane e la sua capacità di destreggiarsi nelle tecniche drammatiche classiche – a volte per prendersene gioco e divertire il pubblico con un finale inatteso. Una produzione che abbraccia un arco di una trentina di anni, tra il 1836 e il 1867, da quando lo scrittore aveva appena ventiquattro anni fino a tre anni prima della sua scomparsa, con la riscrittura di Vicolo cieco insieme a Wilkie Collins. Toccando vari sottogeneri, dalla burletta alla farsa, dalla commedia musicale al dramma, questi plays confermano ciò che i lettori del Dickens romanziere conoscono e amano da sempre: un umorismo perennemente attuale e una formidabile maestria nella creazione dei personaggi e nel ritratto di una parte dell’Inghilterra vittoriana. Come spesso accade con i grandi scrittori, però, la caratterizzazione trascende la specificità temporale, e colpisce spettatore e lettore per l’universalità delle tematiche e dei tipi umani rappresentati.