ROSSO MALPELO – 8 e 9 febbraio – ore 18:00 – Teatro Astra Sassari
Sabato 8 e Domenica 9 febbraio prosegue la stagione FAMIGLIE A TEATRO organizzata da La botte e il cilindro al Teatro Astra di Sassari.
Sabato 8 e Domenica 9 febbraio alle ore 18:00, torna sul palco un classico della nostra compagnia: ROSSO MALPELO. Giovanni Verga, quando scrisse “ Rosso Malpelo”, parlava di una storia di bullismo, di sopraffazione, di sfruttamento del lavoro minorile, quando ancora questi temi non erano entrati di prepotenza, come accade oggi, nella discussione quotidiana e nell’esperienza dei nostri ragazzi.
PRENOTAZIONE > vi consigliamo di prenotare i vostri biglietti con qualche giorno di anticipo inviando una mail bigliettibottecilindro@gmail.com e indicando NOME, COGNOME E NUMERO DI TELEFONO.
BIGLIETTI —- il COSTO dei biglietti resta INVARIATO
Ingresso € 9,00 – Ridotti € 6,00
E’ possibile prenotare i biglietti inviando una mail a bigliettibottecilindro@gmail.com, indicando NOME, COGNOME E NUMERO DI TELEFONO, entro le ore 15:00 del giorno dello spettacolo. Non è possibile prenotare telefonicamente. Saranno valide esclusivamente le prenotazioni per le quali si riceverà conferma scritta per mail. La biglietteria apre alle ore 17:30. I posti verranno assegnati dai responsabili della compagnia.
CARNET STAGIONE
10 INGRESSI > € 60
IL CARNET SARA’ VALIDO SOLO PER LA STAGIONE IN CORSO
NON SI POTRANNO UTILIZZARE VECCHI CARNET DI PASSATE EDIZIONI
Il carnet comprende 10 ingressi che ciascuno può acquistare e utilizzare durante tutta la rassegna. Il carnet non è nominativo, questo significa che si può usare con parenti e amici con un massimo di 5 ingressi per ogni spettacolo. Il giorno dello spettacolo dovrai convertire gli ingressi in biglietti. Il carnet non da diritto al posto assegnato. Ti consigliamo di arrivare in biglietteria sempre 45′/30′ prima dell’inizio dello spettacolo.
ROSSO MALPELO
di Daniela Cossiga e Antonella Masala
dalla novella di Giovanni Verga
con Enrico Cordella, Cosma Cossiga, Daniela Cossiga e Antonella Masala
in collaborazione con Amnesty International
disegno luci Paolo Palitta
scenotecnica Michele Grandi
Grazie a Mario Chessa e Cava Eredi Usai Ittireddu
«Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riuscire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano Malpelo; e persino sua madre col sentirgli dir sempre a quel modo aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo».
Giovanni Verga, quando scrisse “ Rosso Malpelo”, parlava di una storia di bullismo, di sopraffazione, di sfruttamento del lavoro minorile, quando ancora questi temi non erano entrati di prepotenza, come accade oggi, nella discussione quotidiana e nell’esperienza dei nostri ragazzi.
La letteratura ha contribuito a raccontare storie di esclusione, prepotenza e quindi tutto quello che ruota attorno al tema della violazione dei Diritti dell’Infanzia. Malpelo è una vittima del bullismo, viene escluso e preso in giro dai suoi compagni, accetta punizioni senza protestare ma, ancora prima di riceverle, è pronto a vendicarsi con triplicata crudeltà.
Malpelo sceglie la via sbagliata, diventando egli stesso da vittima carnefice.
Il modo di oggi è molto diverso da quello di Giovanni Verga, tuttavia, nella sua semplice crudeltà, Rosso Maplelo riesce ancora a toccare il cuore, perché, seppure in contesti diversi, il tipo di esperienza è la stessa. Chi non ha subito almeno una volta e in forme diverse, piccoli o grandi atti di prevaricazione? Questo spettacolo propone anche una riflessione sui motivi che spingono un bullo a diventare tale; una sorta di esercito di civile empatia.