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EVENTO SPECIALE – BERTAS in concerto – 9 ottobre – ore 21:00 – Cine Teatro Astra

bertasLa botte e il cilindro, nella settimana di avvio delle proprie attività di spettacolo al Cine Teatro Astra, presenta, Sabato 9 ottobre alle ore 21:00, l’EVENTO SPECIALEBERTAS in concerto: NON SI VIVE UNA VOLTA SOLA

PRENOTAZIONE > vi consigliamo di prenotare i vostri biglietti con qualche giorno di anticipo inviando una mail bigliettibottecilindro@gmail.com

GREEN PASS
Si ricorda al gentile pubblico che l’accesso agli spettacoli è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di green pass (ai sensi del D.L. 23/07/21 n. 105). La nominalità potrà essere verificata con un documento di identità.
I bambini con età inferiore ai 12 anni sono esenti dal Green Pass

LA SICUREZZA IN SALA
DISTANZIAMENTO GARANTITO > circa 2 metri di distanza tra gli spettatori (i congiunti potranno stare vicini, a gruppi di 2 o 3 persone)
POSTI LIMITATI > la capienza sarà ridotta in base alle normative vigenti
MASCHERINE > sarà obbligatorio indossarla in base alle norme governative
MISURAZIONE DELLA TEMPERATURA > sarà possibile entrare in sala con una temperatura inferiore ai 37°,5
IGIENIZZAZZIONE DELLE MANI > sarà richiesta l’igienizzazione delle mani all’entrata in sala
REGISTRAZIONE DATI > come da protocollo ministeriale, verranno richiesti i dati degli spettatori per poi essere conservati per 14 giorni

BIGLIETTI
Ingresso € 10,00

Di seguito la presentazione realizzata dagli stessi Bertas.
Non Si Vive Una Volta Sola è il titolo del nostro ultimo lavoro discografico, che ha visto la luce il 1° gennaio di quest’anno.
Riprende un verso dal testo di Luci del Varietà, canzone che vi è contenuta, e il cui titolo è ispirato all’omonimo film di Fellini e Lattuada.
Protagonista della pellicola è una compagnia di caratteristi, prossimi alla fame più nera. Girovaghi, guitti di provincia, ma comunque attori e quindi donne ed uomini che, per definizione, vivono le vite di tutti i personaggi che finiscono con l’interpretare.
Vale quindi anche per gli amici de La Botte e il Cilindro che ci aiuteranno, con delle brevi letture di presentazione ai brani, a portare a compimento lo spettacolo.
Vale per noi che, dopo quasi 56 anni – tanti saranno il 19 dicembre – di attività musicale, abbiamo vissuto innumerevoli stagioni, nelle quali siamo tanto cambiati, e con noi le nostre proposte, e il pubblico, che solo in alcuni casi è lo stesso degli inizi, cresciuto con noi e la nostra musica.
Abbiamo attraversato, e stiamo attraversando, generazioni di ascoltatori differenti, anche profondamente differenti, e consideriamo tutto questo un autentico privilegio.
Il privilegio di nascere a nuova vita, di continuo.
Vale come augurio per tutti, ché stiamo rivedendo la luce dopo un lungo periodo cupo e angosciante, per moltissimi versi.
Vale, infine, per il Cine Teatro Astra, bene prezioso e necessario alla vita culturale della nostra città, che sta finalmente rinascendo a una stagione che auspichiamo interminabile.
Siamo profondamente orgogliosi di essere i primi musicisti a calcarne il palcoscenico, in questa sospirata ripartenza.

Presenteremo uno spettacolo assai rinnovato, rispetto a quello che proponiamo abitualmente durante il tour primaverile ed estivo. Abbiamo deciso di interpretare una scelta dall’ultimo album e dal precedente Cambia Il Mondo, uscito nel 2018, attingendo dalle canzoni più intime, per le quali spesso si impone una riflessione cui il raccoglimento d’un teatro conduce naturalmente.
Quelle canzoni che, spesso, troppo spesso, rischiano di passare in secondo piano, rispetto a quante abbiano una presa più immediata, sin dal primo ascolto.
Sono le figlie che amiamo di più, quelle scritte a dispetto di qualsiasi logica commerciale, anche sfrontatamente a dispetto.
Da Maria di Catrame a Parla con me, da Fermo Immagine a Il Respiro Profondo.
Senza dimenticare A Mio Padre Piaceva Pantani (e come potremmo?) e l’ultima nata, che si intitola Questa Canzone, con la quale abbiamo cercato di riavviarci alla vita consueta, fatta di abbracci, di quotidianità, allontanando, spazzando via la paura, nel ritrovare il puro piacere di cantare uno accanto all’altro.

Bertas (brevissimi cenni biografici)
Nati nel 1965, sassaresi, hanno conosciuto, in quegli anni felici, i primi posti delle classifiche discografiche di vendita con Fatalità e, più tardi, Dondolo. Una volta affrancatisi dal tracciato loro assegnato, e sacrificati i buoni rapporti con le major, tornati in Sardegna hanno, per primi, liberato la lingua sarda dalle costrizioni del folklore o dall’uso parodistico e scherzoso, per aprirle le strade della musica leggera, affiancando innovazione e tradizione.
Così, negli anni settanta, hanno riassaporato il successo con Badde Lontana.
Da allora una lunga sequenza ininterrotta di concerti (oltre tremila) e decine di lavori discografici e progetti musicali e culturali.
Dalle collaborazioni con le Corali Polifoniche ai Gruppi da Camera, dai Teatri alle Cattedrali.
Una stagione significativa che ha avuto una svolta a partire dal 1993, anno cardine di una sorta di rifondazione, con l’album Amistade e con Como Cheria.

Bertas – formazione:
Mario Chessa: pianoforte, tastiere e voce
Enzo Paba: chitarra e voce
Marco Piras: chitarre

Franco Castia: vocalist
Giuseppe Gadau: basso e voce
Fabrizio Loriga: batteria e percussioni
Maria Rosaria Soro: vocalist
Enrica Virdis: vocalist