Compagnia di Teatro di innovazione, sperimentazione, infanzia e gioventù
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Fratelli d’Italia

Comune di Sassari   assessorato alle Politiche Giovanili         
scuola-polo Liceo Canopoleno      progetto Scuole Aperte
                 anno scolastico 2009-2010

Esiste l’Italia? E’ solo un’espressione geografica? E’ qualcosa di diverso dalla nazionale di calcio? E’ possibile dire che cosa sia? Ce ne importa qualcosa? Hanno ancora qualcosa da dirci la storia, i personaggi, l’arte, la letteratura di questi 150 anni? O no?
Queste le domande alla base di “Fratelli d’Italia”, il laboratorio teatrale programmato nell’ambito del Progetto  Scuole Aperte che l’Assessorato alle politiche giovani del Comune di Sassari (presso la scuola-polo del Liceo Canopoleno) ha promosso  nell’anno scolastico 2009/2010 per i ragazzi delle scuole superiori della città. Un viaggio di avvicinamento alla scadenza dell’anniversario dell’unità attraverso le opere di alcuni degli scrittori più significativi  di questi 150 anni.  Il video del saggio ha vinto il primo premio del concorso nazionale “150 anni dopo. Il valore dell’unità” (qui il bando). Indetto dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, dalla casa editrice La tecnica della scuola e dall’Associazione etnea studi storico-filosofici, il premio è stato assegnato a Catania nel maggio 2011 con questa motivazione: “Con questa originale rappresentazione teatrale, che optando per una scenografia assolutamente essenziale, punta sulla partecipazione corale dei giovani attori, alternando un registro popolare (vengono riproposte le più note canzoni “garibaldine”) alla citazione/recitazione di brani “importanti” della nostra storia letteraria, si è, con apparente leggerezza, trasportati per mano dentro il processo di unificazione. Una leggerezza che è, con ogni evidenza, figlia di una lettura profonda e articolata del percorso storico. Non a caso Pinocchio e il grande Eduardo diventano espressione e sintesi delle radici comuni”.
Il ragazzi del laboratorio, coordinati da Anna Maria Canneddu, Daniela Cossiga e Sante Maurizi, hanno composto un elenco di opere certo sindacabile, ma altrettanto significativo: da “I promessi sposi” a “Le confessioni di un italiano”, da “I Malavoglia” a “Pinocchio”, da “Cuore” a “Un anno sull’altopiano”, dal “Gattopardo” a “Marcovaldo”, da “Lessico famigliare” a “Paese d’ombre”. Senza dimenticare il melodramma e la cucina,  elementi che hanno contributo fortemente al processo dell’unità nazionale. La “scaletta” del lavoro ha previsto:
Il cibo (Pellegrino Artusi ed Eduardo De Filippo) – Davide Cappuccio
I promessi sposi di Alessandro Manzoni – Francesca Cuccuru, Carla Foddai
I Malavoglia di Giovanni Verga – Manuela Contene e Daniel Rogerson
Pinocchio di Carlo Collodi - Anna Maria Carta, Elena De Leo, Andrea Gennati
Cuore di Edmondo De Amicis – Chiara Cuccuru, Agata Caciotto, Alessandra Doro
Un anno sull’altopiano di Emilio Lussu – Eleonora Pintus, Sabrina Sanna
Lettere dal carcere di Antonio Gramsci – Daniele Foddai, Marco Demontis
Il barone rampante di Italo Calvino – Chiara Cuccuru, Alessia Balia, Maria Carla Cossu
Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi da Lampedusa – Mauro Marongiu, Alessandra Mesina
Marcovaldo di Italo Calvino – Matteo Addabbo, Gianmario Piredda
Lessico famigliare di Natalia Ginzburg – Elena Poddighe, Eleonora Allena
Paese d’ombre di Giuseppe Dessì – Agata Caciotto, Alice Ghisu
La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano – Alessandra Doro, Daniel Rogerson

MATERIALI
L ‘attacco di alcune delle più famose poesie del risorgimento. Il centocinquantenario della morte di Ippolito Nievo. Il centenario di Pellegrino Artusi.

CANTI DEL RISORGIMENTO
Puoi leggere on line e scaricare il Canzoniere nazionale a cura di Pietro Gori (Salani 1883). Qui puoi andare all’indice. Puoi vedere o scaricare in formato pdf il libro:  Caddeo R., Inni di guerra e canti patriottici del popolo italiano (Milano, Casa Editrice Risorgimento, 1915).
Quel uselin del bosch (qui il testo)
Inno dell’albero (qui il testo)
La coccarda (Inno al Re, qui il testo)
Curagi fiol (qui il testo)
Inno di Garibaldi cantato da Enrico Caruso
(qui il testo)
Camicia rossa (qui il testo)
Sulle note di Fever (canzone di Cooley-Davenport del 1956) Bruno Lauzi ha inciso nel 1968 “Garibaldi Blues”, una fantastica parodia di “Garibaldi fu ferito” (qui il testo).
Addio mia bella addio (qui il testo)
La bella gigogin (qui il testo)
La bandiera dei tre colori (qui il testo)

MELODRAMMA
Alcuni dei brani che durante il Risorgimento suscitarono maggiormente emozioni patriottiche (qui i testi):
Suoni la tromba e intrepido da I Puritani (1835) di Vincenzo Bellini, libretto di Carlo Pepoli.
Chi per la patria muor da Caritea regina di Spagna (1826)  di Saverio Mercadante, libretto di Paolo Pola.
Va, pensiero dal Nabucco (1842) di Giuseppe Verdi, libretto di Temistocle Solera.
O signore dal tetto natio da I lombardi alla prima crociata (1843) di Giuseppe Verdi, libretto di Temistocle Solera.  
Si ridesti il leon di Castiglia da Ernani (1844) di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave.
Giuriam d’Italia por fine ai danni da La battaglia di Legnano (1849)  di Giuseppe Verdi, libretto di Salvatore Cammarano

La Nuova Sardegna 13 aprile 2010 pag.23                 video                                        scarica locandina

foto di Martina Manca