Compagnia di Teatro di innovazione, sperimentazione, infanzia e gioventù
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ROSSO MALPELO

malpelo

di Daniela Cossiga e Antonella Masala

dalla novella di Giovanni Verga
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con Consuelo Pittalis, Cosma Cossiga, Daniela Cossiga e Antonella Masala
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in collaborazione con Amnesty International
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disegno luci Paolo Palitta
scenotecnica Michele Grandi

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Foto Sara Sechi
Grazie a Mario Chessa e Cava Eredi Usai Ittireddu

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TRAILER

«Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riuscire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano Malpelo; e persino sua madre col sentirgli dir sempre a quel modo aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo».
Giovanni Verga, quando scrisse “ Rosso Malpelo”, parlava di una storia di bullismo, di sopraffazione, di sfruttamento del lavoro minorile, quando ancora questi temi non erano entrati di prepotenza, come accade oggi, nella discussione quotidiana e nell’esperienza dei nostri ragazzi.
La letteratura ha contribuito a raccontare storie di esclusione, prepotenza e quindi tutto quello che ruota attorno al tema della volazione dei Diritti dell’Infanzia. Malpelo è una vittima del bullismo, viene escluso e preso in giro dai suoi compagni, accetta punizioni senza protestare ma, ancora prima di riceverle, è pronto a vendicarsi con triplicata crudeltà.
Malpelo sceglie la via sbagliata, diventando egli stesso da vittima carnefice.
Il modo di oggi è molto diverso da quello di Giovanni Verga, tuttavia, nella sua semplice crudeltà, Rosso Maplelo riesce ancora a toccare il cuore, perché, seppure in contesti diversi, il tipo di esperienza è la stessa. Chi non ha subito almeno una volta e in forme diverse, piccoli o grandi atti di prevaricazione? Questo spettacolo propone anche una riflessione sui motivi che spingono un bullo a diventare tale; una sorta di esercio di civile empatia.

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Le scuole possono approfondire il tema programmando incontri specifici con la responsabile educativa della sezione Amnesty di Sassari: Carla Salaris (CONTATTI > carlasalaris3@gmail.it – 3338428416)

  
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